BUONI CARBURANTE DA 200 EURO. A CHI SPETTANO E RUOLO DEI DATORI DI LAVORO

Spiegato con la circolare dell'Agenzia delle Entrate

18/07/2022

Arrivano le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate (da scaricare sotto) per i datori di lavoro del settore privato che intendono erogare ai propri dipendenti i buoni carburante da 200 euro introdotti dal Decreto Energia convertito in Legge.

I buoni benzina possono essere erogati solo nel 2022 e fino a un massimo di 200 euro per lavoratore, sono esentasse e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.

Qui vi spieghiamo quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione dei buoni carburante da 200 euro e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato.

BUONI CARBURANTE DA 200 EURO, COSA SONO

I buoni carburante sono dei voucher deducibili dal reddito d’impresa, concessi dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per l’acquisto di carburante nel limite massimo di 200 euro per lavoratore. Introdotti dall’articolo 2 del Decreto Energia noto con il ome di “bonus carburante ai dipendenti” servono per dare un sostegno ai lavoratori in difficoltà a causa dell’attuale crisi energetica e l’aumento dei costi, acuiti dalla guerra in Ucraina.

Tali buoni benzina, o titoli analoghi, sono esclusi dall’imposizione fiscale. Il Governo, per questa misura, ha messo a disposizione uno stanziamento pari a 9,9 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023. Con la Circolare 27 del 14 luglio 2022 l’Agenzia delle Entrate ha illustrato quali sono le regole per riscuotere i buoni carburante da 200 euro e a chi spettano.

I buoni carburante spettano ai datori di lavoro privati che dovranno fornirli ai destinatari ultimi, ovvero i loro dipendenti. Tra i datori di lavoro nell’ambito del settore privato dunque, vanno ricompresi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti, anche:

i lavoratori autonomi;

gli enti pubblici economici;

i soggetti che non svolgono un’attività commerciale.

Quanto ai beneficiari ultimi dell’agevolazione, la Circolare precisa che il beneficio riguarda i lavoratori dipendenti, da intendersi sulla base della tipologia di reddito prodotto, ossia quello di lavoro dipendente.

Restano escluse pertanto, le seguenti categorie di lavoratori:

collaboratori tipo CO.CO.CO, amministratori, lavoratori autonomi occasionali;

altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come per esempio i tirocinanti;

i lavoratori delle Pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del DL 30/03/2001 n. 65 e degli Enti pubblici non economici.

A QUANTO AMMONTANO I BUONI CARBURANTE

I buoni carburante hanno un valore massimo di 200 euro per ogni lavoratore. Rappresentano un’ulteriore agevolazione rispetto agli altri benefit generali già previsti dall’art. 51 del TUIR. Secondo questa norma infatti, tali benefits hanno una soglia limite di 258,23 euro.

Dunque, il buono carburante introdotto dal Decreto Energia non deve sottostare a tale soglia, ma va conteggiato in maniera separata rispetto agli altri benefit. Ne consegue che, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere, con possibilità di sommatoria, un valore di:

200 euro per uno o più buoni benzina secondo i dettami del Decreto Energia convertito in Legge;

258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi, tra cui possono anche essere compresi eventuali ulteriori buoni benzina.

COSA FINANZIANO

I buoni benzina 200 euro sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione come benzina, gasolio, Gpl e metano. Inclusa anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici.

VALIDITÀ BUONI BENZINA 200 EURO

Come stabilito dalla Legge, i buoni carburante sono validi solo per il 2022, ma per il loro uso trova applicazione il “principio di cassa allargato”. Vale a dire che l’agevolazione riguarda i buoni carburante concessi ai dipendenti nel corso del 2022 e nei primi 12 giorni del 2023, indipendentemente dal loro utilizzo in periodi successivi.

COME FUNZIONANO I BUONI CARBURANTE DA 200 EURO

Poiché nascono per indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del rincaro della benzina, i buoni carburante possono essere corrisposti dal datore di lavoro ad personam e da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

I buoni benzina 200 euro inoltre sono:

esentasse e non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente;

integralmente deducibili dal reddito d’impresa, ai sensi dell’articolo 95 del TUIR, sempre che l’erogazione di tali buoni sia, comunque, riconducibile al rapporto di lavoro e, per tale motivo, il relativo costo possa qualificarsi come inerente;

utilizzabili con finalità retributive.

BUONI CARBURANTE AL POSTO DEL PREMIO DI RISULTATO

La circolare 27 specifica che i buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questa ipotesi, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista. In sostanza, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile la sostituzione del premio di risultato con i buoni carburante 200 euro.

Anche in questo caso, i buoni benzina restano svincolati e sono autonomi dagli altri benefit previsti dall’articolo 51 del TUIR. Ne deriva che nel caso in cui il dipendente chieda l’erogazione dei premi di risultato in buoni benzina, il lavoratore avrà diritto all’esenzione da imposta sia per tutti i beni e servizi extra offerti fino ad un valore di 258,23 euro, sia per i voucher carburante 200 euro previsti dal Decreto Energia convertito in Legge.

COME RICHIEDERE I BUONI CARBURANTE 200 EURO

Il buoni benzina 200 euro introdotti dal Decreto Energia non vengono concessi dal Governo ai cittadini, ma è il datore di lavoro privato che li eroga ai dipendenti su base volontaria. Dunque, se i datori di lavoro aventi diritto decideranno di attuarlo, basterà chiedere all’azienda presso cui si è impiegati o al proprio sindacato se c’è la possibilità di accedere ai buoni carburante 2022. L’erogazione avverrà poi secondo le regole che vi abbiamo illustrate e la prassi indicata dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 27.

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